Orgasmo Bollente via Skype

Orgasmo Bollente via Skype

La mia relazione con Tommaso si trovava appena agli inizi, agli albori di una passione di fuoco che ci aveva travolto entrambi dopo anni di solitudine frutto di esperienze sbagliate.

Mi era bastato trascorrere soltanto un mese con lui per dimenticare tutto quanto, antiche delusione e storie di inganni, tradimenti, sfiducia reciproca, amarezze e rimpianti. Chi non crede alla rinascita non ha mai incontrato il sapore e la chimica della pelle in grado di legare due anime oltre la semplice apparenza fisica.

Scrivevo per il mio blog personale online, il lavoro non mi portava quasi mai a viaggiare fuori casa, ma per Tommaso le cose erano ben diverse e sapevo che avrei dovuto arrendermi al tempo, forte di una pazienza motivata soltanto da un nuovo ritorno.

Al momento della sua prima vera partenza, del distacco da me e dal nostro letto di passioni, non avevo avvertito immediatamente la sua assenza, ma allo scoccare delle 24 ore lontani tutto di me sembrava trovarsi in procinto di esplodere da un momento all’altro.

Ci legava un legame strettamente mentale, ma allo stesso tempo carnale, fatto di sesso, di morsi, di graffi, di voglie non più represse, di desideri esauditi, susseguiti da poche ore di sonno necessario. Mi ero dedicata a qualche ora di shopping all’interno di un noto marchio intimo alla ricerca di un qualcosa di sufficientemente sensuale da poter stuzzicare ulteriormente le voglie di Tommaso al suo ritorno.

Ero uscita da quel negozio con la gioia del sorriso di una commessa che era riuscita a vendermi due dei capi più costosi della nuova collezione, l’acquisto migliore della vita per il quale a stento ero riuscita io stessa a togliermi gli occhi di dosso dallo specchio del camerino.

Mi ero ripromessa di aspettare, di attendere il suo ritorno e di mostrare il tutto a Tommaso dal vivo, ma allo stesso tempo erano trascorsi alcuni giorni e il desiderio di provare un nuovo orgasmo fremeva in me come un bisogno fisiologico simile alla sete e alla fame.

Durante una delle nostre conversazioni telefoniche tramite l’applicazione di Skype decisi di lasciar intravedere a Tommaso i miei nuovi acquisti. Ma l’intimo può essere contemplato meglio addosso mi aveva ricordato e così decisi di lasciarlo in attesa per dirigermi verso il bagno e uscire da li con un body nero in pizzo completamente trasparente.

Le mie curve erano fasciate perfettamente dal body, ma la sola visione non sarebbe stata sufficiente per nessuno dei due. Anche Tommaso si era frettolosamente fatto trovare in box attillati per poi lasciar affondare la sua mano all’interno di essi, in direzione di un qualcosa che mi era appartenuto fisicamente fino a qualche giorno addietro.

Entrambi sui letti distanti avevamo deciso di posizionare gli smartphone sui comodini per poterci vedere senza avere le mani impegnate. Tommaso si era tolto la biancheria intima al mio primo cenno di richiesta, mentre io avevo scelto di sbottonare soltanto il lato de body fra le gambe, in direzione del mio orifizio vaginale.

Divaricando le gambe avevo portato le dita della mia mano destra in direzione del mio clitoride, mentre Tommaso aveva iniziato ad agitare quel membro così mio, così eretto e gonfio di desiderio di noi. Senza troppe parole avevamo scelto di lasciarci trasportare dalla masturbazione condivisa, aumentando all’unisono i reciproci movimenti, tra l’ansimare e il provare piacere.

Quando affondai la totalità delle due dita all’interno di me la velocità di Tommaso raggiunse il suo apice. Lo conoscevo a sufficienza per capire quando assumere il ritmo decisivo per raggiungere l’orgasmo nel suo stesso momento.

Un’esperienza del tutto nuova ed eccitante che abbiamo pensato di assumere come un mantra ad ogni nuova partenza di Tommaso.