Il Sofa-Sutra Super Eccitante per la Vagina di Clara

Il Sofa-Sutra Super Eccitante per la Vagina di Clara

Mi ero avvicinato alla pratica sessuale innovativa del sofa-sutra grazie a Clara, una conquista occasionale che avevo frequentato per un breve periodo di tempo.

I nostri incontri iniziali si erano soffermati soprattutto sull’importanza della masturbazione, i cosiddetti preliminari spesso sottovalutati dalla maggior parte degli incontri di sesso senza alcuna aspettativa al seguito.

Casa di Clara ci offriva la possibilità di rinunciare all’auto e ai parcheggi spesso affollati dai guardoni notturni, integrando la comodità della privacy sotto il beneficio di una camera da letto o di un divano in soggiorno dove avevamo consumato il Sofa-sutra.

Clara mi aveva spogliato per poi decidere di prendere in bocca dapprima i miei testicoli e successivamente la mia cappella. Era estremamente brava nel sesso orale, tanto da non lasciarmi mai durare più di cinque minuti prima di esplodere in un orgasmo caldo all’interno di quelle labbra carnose.

Praticare del buon sesso orale ad una donna richiedeva invece una conoscenza approfondita della stessa che non possedevo di Clara sino a quella sera. Dopo aver esaudito la mia sete di orgasmo, dalla camera da letto, mi aveva spinto verso il divano del soggiorno illuminato dalla sola presenza delle candele profumate.

Aveva guidato le mie gambe al contrario, verso l’alto dello schienale, in una posizione 69 rivisitata ma a che non aveva niente a che vedere con il mio membro momentaneamente privo di energie.

Clara si era sfilata via le mutandine, slacciando il suo reggiseno, lasciando cadere tutto ai piedi del tappeto per poi dirigersi verso di me e sedersi in direzione della mia bocca.

Con la sua figa sopra di me ero libero di muovere la lingua in direzione del suo clitoride, assaporando il suo desiderio fremere e i suoi muscoli contrarsi a ritmi dapprima lenti, per poi aumentare progressivamente sotto il desiderio di essere penetrata dalle mie dita.

Non appena il suo lago si era mescolato alla mia saliva avevo così deciso di penetrare il suo orifizio vaginale con due delle mie dita, con estrema lentezza e dolcezza, tipica di me e del mio sesso orale.

Evitando di spingere eccessivamente ero riuscito a prolungare il suo desiderio, mentre il mio viso si era ritrovato invaso dal lago che fuoriusciva e rientrava al suo interno sotto la spinta delle mie dita. A Clara piaceva ansimare, il suo inconfondibile stile si era da sempre dimostrato più eccitante del rapporto in sé, un’insieme esplosivo misto alle rotondità di quel suo corpo nudo sopra di me.

Tra qualche leggero morso in direzione delle labbra e la mia lingua instancabile avevo permesso a Clara di contorcersi prima di sfociare in un’orgasmo all’interno della mia bocca, continuando ad assaporare tutto di lei per deglutire ogni goccia rimasta di quella nuova ondata di piacere.

Una volta ristorati dalla magnifica sudata ero rimasto a contemplare il suo corpo spoglio, seduta di fianco a me, pronto per passare ad un rapporto completo.